TAMPONE CERVICALE

immagine ostetrica per tampone cervicale

L’esame del tampone cervicale è un esame ginecologico che consiste nella raccolta di un campione di cellule e secrezioni dalla zona del collo dell’utero.

E’ un esame diagnostico finalizzato alla ricerca di microrganismi responsabili di infezioni della cervice uterina. Le successive analisi di laboratorio permettono di identificare l’eventuale presenza del patogeno ricercato nelle secrezioni raccolte.

Rappresenta quindi uno strumento molto utilizzato nella diagnosi di malattie veneree (a trasmissione sessuale), utilissimo anche per valutare il trattamento più idoneo a debellare il patogeno identificato.

Prima del tampone cervicale è importante evitare alcune pratiche che potrebbero influenzare i risultati dell’esame:

  • non fare irrigazioni vaginali, terapie locali in vagina come ovuli o candelette, e non utilizzare specifiche creme locali nelle 24 ore precedenti il test;
  • astenersi dai rapporti sessuali nelle 24 ore che precedono il tampone cervicale per evitare interferenze nei risultati;
  • non fare bagni in vasca nelle 24 ore precedenti l’esame;
  • non utilizzare detergenti intimi la mattina dell’esame.
  • La paziente viene fatta sedere sulla poltrona ginecologica, con le gambe divaricate e leggermente alzate;
  • si posiziona lo speculum;
  • un piccolo bastoncino ovattato, simile ad un cotton fioc, viene introdotto delicatamente nella vagina e spinto verso l’alto fino a raggiungere il collo dell’utero;
  • una volta raggiunto il collo dell’utero, il bastoncino viene delicatamente strofinato sulla sua superficie per raccogliere il campione di cellule e secrezioni;
  • durante l’esame, è possibile avvertire un lieve fastidio o una sensazione di pressione, ma solitamente non è doloroso. L’esame dura solo pochi minuti;
  • Il campione viene poi inviato in laboratorio per essere analizzato al microscopio.