PAP TEST IN FASE LIQUIDA E HPV

immagine barattolo pap test su strato liquido

Il Pap test in fase liquida e l’HPV sono esami di screening che permettono di individuare precocemente eventuali tumori del collo dell’utero, o alterazioni che possono rappresentare un pericolo per il futuro.

Questo test offre risultati più precisi e accurati rispetto al Pap test tradizionale, grazie a una maggiore sensibilità diagnostica.

Nel Pap test in fase liquida, le cellule prelevate dal collo dell’utero vengono inserite in un contenitore riempito con un liquido fissativo che consente di conservarle per un periodo di tempo più lungo, mantenendo inalterate un maggior numero di informazioni.

Questa procedura permette di ottenere campioni di analisi più rappresentativi, riducendo le possibilità di prelievi inadeguati.

Inoltre, il materiale cellulare residuo può essere utilizzato per altri test molecolari aggiuntivi, come la ricerca di DNA o RNA di HPV, senza che la paziente debba sottoporsi a un secondo prelievo.

L’HPV (Human Papilloma Virus) è un insieme di virus a dsDNA appartenenti alla famiglia Papillomaviridae. Le infezioni da HPV sono estremamente diffuse nella popolazione e sono trasmesse prevalentemente per via sessuale.

La maggior parte degli HPV causa lesioni benigne, come le verruche che colpiscono la cute (di mani, piedi o viso) ed i condilomi o papillomi che interessano le mucose genitali e orali.

Tuttavia, alcuni genotipi possono causare lesioni che possono esitare in tumori maligni come il cancro al collo dell’utero, al cavo orale, all’ano, all’esofago e alla laringe.

L’HPV test è un’indagine molecolare utilizzata per individuare il DNA del Papilloma Virus Umano (HPV), nelle cellule della cervice uterina. A differenza del Pap Test, con cui si esegue un’analisi morfologica microscopica delle cellule prelevate dalla cervice uterina, l’hpv-dna test permette un’analisi più precisa e affidabile.

Deve essere eseguito in fase intermestruale, in una donna che non ha fatto lavande vaginali nelle ultime 48 ore, non in terapia intravaginale (ovuli, candelette) e senza avere avuto rapporti sessuali nelle ultime 24 ore.

Il prelevatore procederà alla raccolta del campione nel modo seguente:

  • Si posiziona lo speculum;
  • Si esegue un prelievo esocervicale mediante una spatola di legno, detta spatola di Ayre, da ruotare in senso orario di 360° e scarificando il collo dell’utero;
  • Si esegue un prelievo endocervicale mediante l’inserimento di un Cytobrush nel canale cervicale. Si applica una lieve pressione, ruotando in senso orario di 90-180°. 
  • il materiale raccolto con spatola e Cytobrush viene rilasciato in un contenitore specifico (ThinPrep).